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Simply Sma, i cambiamenti che non ci piacciono

Simply Sma: quale risposta alla richiesta di rivedere alcuni trattamenti contrattuali e modificare l’organizzazione del lavoro quali interventi indispensabili per la gestione della crisi (117 filiali dichiarate critiche su 267 complessive)?.
Per i sindacati la riproposizione di un nuovo piano industriale come “correttivo delle precedenti strategie commerciali (e relativo insuccesso) determina un clima di preoccupazione e sfiducia circa la capacità del gruppo dirigente di individuare le reali cause della crisi e, soprattutto, le soluzioni atte al suo superamento”. Peraltro, alcune scelte come la proliferazione delle figure nella struttura commerciale “non sono chiare nella loro funzione ed appaiono un aumento di costi ingiustificato in questo momento”.

simply“Deve tenersi conto che il piano industriale presentato – per ammissione della stessa azienda – può rappresentare un indirizzo positivo solo se accompagnato da un mutamento favorevole del quadro economico complessivo e da una ripresa dei consumi, in particolare” spiega la Uiltucs nazionale che precisa: “Conseguentemente, il sindacato può prendere atto di questa volontà e misurarne l’efficacia nel tempo, con chiarezza sin d’ora nell’attribuzione delle responsabilità a fronte dei risultati che saranno conseguiti. Ogni intervento che possa essere concordato dovrà essere temporalmente riferito alla durata del piano (fine 2017), alla verifica dei suoi effetti, con l’impegno vincolante al totale ripristino delle condizioni lavorative originarie al termine dello stesso”.
Gli eventuali interventi “assumono quale obiettivo strategico fondamentale la salvaguardia occupazionale. Qualora fossero previste cessioni, esse vanno esplicitamente e preventivamente dichiarate, definendo le regole di attuazione a tutela dei diritti dei lavoratori. In questo senso, occorre chiarire in via definitiva le indiscrezioni di possibili cessioni di punti di vendita e depositi”. Infine, relativamente alla richiesta aziendale di congelamento della maturazione dei prossimi scatti di anzianità, i sindacati hanno confermato la contrarietà e quanto al Premio di Progresso, trattandosi di salario variabile connesso all’andamento dell’azienda, è invece possibile valutarne la sospensione quale contributo straordinario per il superamento della crisi”. Altri dettagli e approfondimenti? Potete contattarci allo 055.295063 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30.

(ph.Alimentando.info)