Servizio accoglienza Lidl, cambio d’appalto al ribasso: duro colpo
Nuovo cambio d’appalto con l’ennesimo braccio di ferro al ribasso, quello che avviene per il servizio di accoglienza davanti ai supermercati Lidl. E ancora una volta, tutto sulla pelle dei lavoratori, ben 15 persone, che rischiano il posto e, a sentire l’azienda entrante, il Consorzio Mondialpol Facility, anche molti soldi e un contratto diverso e peggiore.
E’ un brutto capitolo quello che si è registrato l’altro giorno, il 2 marzo, all’incontro per la procedura del cambio di appalto che si è tenuto alla sede della Uiltucs Toscana. Un confronto sui lavoratori che si occupano dei servizi di accoglienza e cortesia dei punti vendita Lild dislocati in Toscana (e soggetti a coordinamento della direzione Lidl di Pontedera) che passerebbero dall’azienda uscente MG Sicurezza al nuovo aggiudicatario dell’appalto, il Consorzio Mondialpol Facility. I lavoratori coinvolti sono 15, dislocati sulle province di Firenze, Prato, Livorno e Grosseto.
L’incontro, partito da parte della Uiltucs con le migliori intenzioni, si è chiuso con un mancato accordo inviato alle Dtl di competenza con richiesta di incontro urgente.
L’Aziende uscente M.G. Sicurezza e servizi applicava infatti ai lavoratori coinvolti il Ccnl S.A.F.I. (con paga oraria di circa 5,88 Euro lordi), mentre Il Consorzio Mondialpol Facility che si è aggiudicato l’appalto intende fare altro: applicare il contratto Vigilanza Privata “Sezione Servizi Fiduciari” rendendosi disponibile all’assunzione dei lavoratori, sì, ma a un misero “livello F” con una paga oraria di circa 4,58 euro lordi.
La UILTuCS Toscana ha chiesto così all’Azienda subentrante di procedere con il cambio di appalto seguendo almeno le indicazioni dell’art. 27 del contratto da loro applicato, che prevede, per l’appunto, l’armonizzazione dei trattamenti. Ma purtroppo a nulla è servita questa disponibilità del sindacato: il Consorzio Mondialpol è infatti rimasto fermo sulla sua posizione.
Ma la Lidl sa cosa sta succedendo? Non possiamo pensare che sia a conoscenza della situazione e faccia finta di niente. Dopotutto la nuova azienda è stata scelta su criteri decisi proprio dalla Lidl che, davanti a una situazione del genere, non può e NON deve restare indifferente.