Basta precarietà per educatrici ed educatori della Valdinievole!

La denuncia della UILTuCS Toscana: “Servono continuità occupazionale e tutele contrattuali. Inaccettabile l’esclusione dai centri estivi dei lavoratori che seguono i minori con disabilità tutto l’anno”

È una pagina buia per il lavoro educativo nella Valdinievole. Le cooperative che gestiscono l’appalto del servizio di assistenza educativa scolastica rivolto ai minori con disabilità hanno annunciato, tramite comunicazione ufficiale, che non si accrediteranno tra i potenziali operatori economici per l’erogazione degli interventi estivi previsti dalla Legge 104/1992 (art. 3, comma 3).

Secondo quanto emerge dall’avviso pubblico della Società della Salute della Valdinievole, pubblicato l’8 maggio 2025, saranno gli stessi soggetti che organizzano o gestiscono i centri estivi a dover reperire personale educativo specializzato per il sostegno ai minori con disabilità. Una scelta che, di fatto, taglia fuori gli educatori attualmente impiegati durante l’anno scolastico e che già conoscono a fondo le esigenze socio-educative dei bambini e ragazzi coinvolti.

«Parliamo di lavoratrici e lavoratori che operano quotidianamente con grande professionalità e dedizione, e che oggi si ritrovano senza alcuna garanzia occupazionale per i mesi estivi» – dichiara Angela Bigheretti, responsabile dell’area Pistoia per UILTuCS Toscana – Non solo non verrà loro garantita la continuità lavorativa, ma molti rischiano di restare completamente esclusi dal servizio estivo, o di dover accettare nuove assunzioni da soggetti terzi, spesso senza conoscere nemmeno il contratto collettivo applicato».

Una situazione che si aggiunge a condizioni lavorative già estremamente precarie: sotto-inquadramento rispetto al CCNL Cooperative Sociali, assenza di retribuzione nei periodi di chiusura scolastica (vacanze natalizie, pasquali, ponti e mesi estivi), e avvio del servizio scolastico spesso posticipato rispetto al calendario regionale, con pesanti ripercussioni economiche e organizzative per i lavoratori coinvolti.

«Parliamo di una filiera educativa fondamentale per garantire diritti e inclusione ai minori con disabilità» – prosegue Bigheretti – eppure si continua a operare come se queste professionalità fossero marginali, sacrificabili. È una visione miope e dannosa, che colpisce le lavoratrici e i lavoratori ma anche le famiglie e l’intero sistema educativo territoriale».

UILTuCS Toscana chiede con forza un cambio di passo: serve garantire continuità occupazionale, piena applicazione contrattuale, tutela della qualità del servizio educativo e rispetto per chi ogni giorno lavora al fianco delle persone più fragili. Basta soluzioni tampone e precarietà: i lavoratori dell’educazione meritano dignità, stabilità e riconoscimento.

Conclude Bigheretti: «Mi rivolgo a chi dirige le società della salute ed alla politica locale: hanno presente i danni che stanno arrecando alle lavoratrici ed ai lavoratori?».

Pistoia, 15 maggio 2025

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