Poli Museali, serve un protocollo regionale unico
L’appello della UILTuCS al presidente Giani: “Il personale va garantito superando l’attuale sistema degli appalti che nega diritti e salario”
“Serve urgentemente un protocollo d’intesa regionale che delinei un perimetro chiaro, sicuro e trasparente in cui le amministrazioni possono agire nel comporre i bandi di gara e/o le assegnazioni dirette nei numerosi poli museali sparsi in tutto la regione”. A dirlo è Marco Conficconi, Segretario Generale UILTuCS Toscana, aggiungendo che occorrono “linee guida gestionali inequivocabili per ogni amministrazione locale. Un protocollo d’intesa a livello regionale che garantisca i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dei numerosi poli museali della Toscana, ma certamente anche i diritti dei cittadini e dei numerosi turisti, italiani e stranieri, mettendo così fine ai musei chiusi al pubblico, ai tanti stati di agitazione e scioperi emersi nel settore in questi mesi, senza contare la fine dei giudizi negativi che ogni volta all’estero vengono immancabilmente usati per ridicolizzarci”.
“Un protocollo d’intesa – prosegue Marco Conficconi – che stabilisca la corretta applicazione contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori del settore museale della Toscana e che sancisca la certezza del posto di lavoro attraverso una clausola sociale trasparente e seria. Non si può continuare, come il Comune di Firenze ma non solo, ad applicare contratti che servono solo a riconoscere un salario più basso e sminuire le grandi professionalità maturate con fatica dalle persone. Le amministrazioni pubbliche, continua il segretario generale della UILTuCS Toscana, devono essere le prime a rispettare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, dando l’esempio anche attraverso l’applicazione corretta dei contratti nazionali che sono assoluto riferimento per il settore, ovvero quello del turismo e del terziario”.
“Per questo chiediamo – spiega il segretario della UILTuCS Toscana – di superare, una volta per tutte, l’attuale sistema degli appalti che non assicura né stabilità, né stipendi adeguati, né riconosce l’elevata professionalità al personale che ogni giorno si occupa di garantire servizi essenziali come biglietterie, bookshop, accoglienza, sorveglianza e molte altre attività. Possibile che si continui ad applicare a queste figure professionali il contratto del pulimento? È una vergogna!! Che in qualche caso viene perpetrata con la collaborazione di alcune associazioni che ingannano le lavoratrici ed i lavoratori facendogli credere che il contratto del pulimento gli fornisca le stesse certezze e gli stessi aspetti economici dei contratti del Turismo e del Terziario che, guarda caso, le aziende vincitrici di appalto si guardano bene dal volere applicare. È con questo intento che la UILTuCS Toscana, insieme alle organizzazioni confederali che decideranno di lottare per far finire questa vergogna, intende confrontarsi con la Regione”.
“In attesa – conclude Conficconi – di una risposta da parte del Presidente Giani su questi temi urgentissimi, la nostra organizzazione sindacale intende aprire già da settembre, un dialogo anche con la politica, a cominciare da quella Fiorentina, i temi del lavoro su cui chiediamo serietà ed attenzione sono una cartina di tornasole della direzione che la politica intende intraprendere nei prossimi anni in Toscana. Sarà importante per i nostri numerosi iscritti e simpatizzanti avere uno spaccato di come la politica locale, attraverso i vari candidati alle prossime tornate elettorali che investiranno la Toscana nei prossimi mesi, intende affrontare temi cruciali come la buona occupazione, il rispetto dei diritti e della dignità nel mondo del lavoro regionale”.
Firenze, 8 agosto 2023