Mediaworld: il 7 è sciopero. Stop espulsioni e trasferimenti coatti

E’ inaccettabile il modo in cui Mediamarket, azienda che racchiude Mediaworld e Saturn, si è presentata lo scorso 26 aprile all’incontro con le organizzazioni sindacali. Un confronto, questo, in cui ha dichiarato che “gli esuberi sono strutturali e non c’è la possibilità di proseguire con il contratto di solidarietà”. E’ quanto rendono noto le segreterie nazionali della UILTuCS Uil, Fisascat e Filcams che hanno diramato una nota congiunta per spiegare come sono  andati i fatti. Secondo l’azienda, rivelano i sindacati, “si dovrebbe procedere in tempi brevi nel seguente modo: stabilire degli incentivi all’esodo su ttutte le unità produttive interessate dal contratto di solidarietà, qualora non ci fosse volontarietà sufficiente le lavoratrici e i lavoratori dovrebbero essere spostati nelle unità produttive dove c’è spazio  in quelle che apriranno; infine il contratto di solidarietà dovrebbe essere interrotto”.

Questi punti che sono il fulcro della proposta aziendale, per la Uiltucs sono inaccettabili. Così anche per le altre ooss che hanno sottoscritto, unitariamente, un accordo con l’azienda meno di un anno fa. “E deve essere rispettato!!!”. Per la Uiltucs e le altre ooss è necessario quindi: cocordare un incentivo all’esodo volontario e consentire l’uscita solo qualora fosse utile all’assorbimento dell’esubero, ossia nei 28 punti vendita coinvolti nel contratto di solidarietà. Concordare un incentivo al traserimento. Qualora non ci fossero adesioni all’esodo volontario  al trasferimnto sufficenti ead azzerare l’esubero, come probabilmente sarà, è necessario rinnovare il contratto di solidarietà.

Secondo l’impostazione dell’impresa, quindi, l’efficienza dovrebbe essere otteuta subito anche a scapito della vita di chi ha fatto di Mediamarket il leader in Italia. Le organizzazioni sindacali ritengono invece che seppure le necessità dell’azienda di riorganizzarsi siano dovute ai cambiamenti del mercato, devono essere conciliate con le esigenze di lavoratrici e lavoratori. E NON si può dare luogo ad ESPULSIONI di manodopera o a TRASFERIMENTI COATTI. Stante quindi l’indisponibilità aziendale ad accogliere la proposta della Uiltucs e delle altre ooss viene dichiarato lo stato di agitazione con il conseguente blocco delle prestazioni straordinarie, supplementari e festive, e viene proclamato uno sciopero per l’intera giornata del 7 prossimo venturo in tutti i punti vendita Mediamarket. Nei prossimi giorni verranno svolte assemblee informative in tutti i luoghi di lavoro.