Farmanet annulla le ferie estive: parte lo stato di agitazione

L’azienda annulla le ferie estive: sciopero e presidio davanti al Comune di Scandicci. “La politica riconosca gli errori e attivi un cambiamento”

Farmanet di Scandicci

La Farmanet di Scandicci, società che gestisce le otto farmacie comunali della città, ha augurato a tutti i farmacisti ed a tutte le farmaciste un buon Primo Maggio, festa dei lavoratori, inviando a tutto l’organico una mail dove annunciava l’annullamento delle ferie estive pianificate da tutte le lavoratrici ed i lavoratori.

Una decisione unilaterale della Farmanet di Scandicci che va contro ad ogni buon senso e, soprattutto, contro quanto previsto dalle norme contrattuali ed addirittura da quanto contemplato dalle leggi italiane. Un fatto senza precedenti che non lascia spazio al confronto sindacale e rischia di finire nelle aule di un tribunale. La dimostrazione, nei fatti, di quanto ha sempre denunciato la UILTuCS Toscana, l’organizzazione sindacale che all’interno della società ex municipalizzata è maggiormente rappresentativa, e che da tempo ha denunciato, spesso direttamente al sindaco di Scandicci, le numerose criticità gestionali effettuate dalla multinazionale del farmaco scelta dal Comune.

Purtroppo, ad oggi, il Sindaco e la sua maggioranza sono rimasti sordi davanti alle numerose problematiche sottopostegli dalla UILTuCS. Hanno, tutti, voluto, coscientemente, girare lo sguardo altrove per non rischiare uno scontro politico con il sindaco Sandro Fallani, dice Giuseppe Franzone che rappresenta la UILTuCS Toscana nel territorio di Scandicci e che ha seguito la vicenda da sindacalista e da lavoratore della società. In Farmanet la multinazionale ha da tempo inserito un’organizzazione del lavoro senza nessuna logica se non a volte inesistente, semplicemente tesa ad abbassare i livelli della qualità del servizio.

Una situazione ormai ingestibile dove, oltretutto, la Farmanet di Scandicci ha dato puerilmente spazio ad assunzioni che sono apparse più clientelari che realmente suffragate da esigenze e/o capacità necessarie ad un ulteriore sviluppo della società o ad un maggiore servizio ai cittadini di Scandicci.

“Il buon andamento del rapporto tra cittadini ed azienda è sostanzialmente lasciato alla sensibilità ed al grande senso della responsabilità che le lavoratrici ed i lavoratori dimostrano quotidianamente – prosegue il Responsabile della UILTuCS Toscana. Abbiamo parlato – continua Franzone – sia con il Presidente di Farmanet, espresso dall’amministrazione comunale, che con l’AD della società, che invece è espressione della multinazionale del farmaco, per cercare di risolvere i numerosi problemi attraverso il confronto sindacale e non, come appare obbligatorio con questa ennesima decisione insensata, attraverso la vertenzialità. Purtroppo entrambi gli amministratori di Farmanet si riparano dietro la solita difficoltà nel trovare farmacisti da assumere, tutti i farmacisti e le farmaciste forse è per questo che assumono solo personale amministrativo o collaboratrici per servizi insensati. Affermazioni, anche queste – continua la UILTuCS – che dimostrano le capacità in campo, infatti, l’appetibilità nell’assunzione in questo settore, oggi, non è solo legato alla paga economica, ma sopratutto alla qualità dell’ambiente in cui si lavora ed in cui un lavoratore trascorre la maggior parte della sua vita. Forse è proprio per questo che altra società hanno meno difficoltà di Farmanet”.

“Chiediamo sino da ora scusa a tutti i Cittadini di Scandicci – dichiara Giuseppe Franzone – ma, purtroppo, questa gestione politica e tecnica delle farmacie del Comune di Scandicci, non ci lascia altra possibilità se non quella di porre in atto delle azioni di protesta che avranno un effetto sul servizio. Insieme a tutte le lavoratrici ed i lavoratori abbiamo indetto uno stato di agitazione che inizierà ad avere i suoi effetti da questa settimana, ma poi pensiamo di pianificare un presidio sotto il Comune di Scandicci per mettere la politica attuale davanti ai propri errori e chiedergli di attivarsi subito per cambiare, sino ad arrivare ad uno sciopero articolato in modo da chiudere tutte le farmacie. Ci dispiace, Noi preferiamo il confronto e la negoziazione ma con questi personaggi pare non ci sia la possibilità”.

Firenze, 6 maggio 2024

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