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Carabinieri, cambio d’appalto. Proteste in vista

Servizi di ristorazione, cambio d’appalto per l’Arma dei carabinieri e dichiarata intenzione di rivedere l’organico. La Uiltucs, con gli altri sindacati, dice NO a quanto emerso nell’incontro di questo 23 aprile. Per le aziende (All’incontro erano presenti le società Elior, Ladisa, Fabbro e Innova, coinvolte nel cambio di appalto dei lotti 1, 2, 3 e 4)  c’è l’intenzione di rivedere gli organici e il monte ore lavorate nelle sedi impattate dal cambio di appalto, alla luce del nuovo capitopensierosa disoccupata dubbi busta paga genericalato. Per i sindacati, in applicazione del dispositivo contrattuale, l’assunzione di tutti i lavoratori coinvolti ed aventi diritto a far data dal 1 maggio 2015, mantenendo tutte le condizioni normative ed economiche in essere, ivi compresi gli orari individuali di lavoro.

“Preso atto dell’impossibilità di un accordo – come spiegano anche dagli organismi nazionali – si è stipulato un verbale  che registra le dichiarazioni di tutte le parti. E, alla luce delle novità, si ritiene opportuno che le strutture sindacali valutino e concordino a livello territoriale eventuali inziative di lotta”. Perché sui diritti non c’è da scherzare e non abbiamo intenzione di scendere a compromessi al ribasso che danneggiano solo i lavoratori e le lavoratrici.