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Scandalo vigilanza a Livorno: cambia l’appalto. E si ignorano gli accordi

“Vergogna, Securpol Group non rispetta i posti di lavoro!”
Sabina Bardi (seg resp Uiltucs Toscana Costa) attacca infuriata: “Intervenga Ivri che ha subappaltato solo in provincia di Livorno”

Impegni ignorati, accordi che per Securpol Group sono diventati spazzatura. Tutti cestinati dopo un cambio d’appalto, proprio come sono state cestinate le sicurezze di una vita intera con i lavoratori che non possono riprendere il proprio posto. E non un posto qualunque: un impiego nel quale il personale si era specializzato da anni, in cui aveva acquisito forti professionalità garantendo una prestazione di grande affidabilità.

E’ “una beffa” in piena regola quella a cui assistiamo a Livorno. Ed è durissima, al tempo stesso, la denuncia della Uiltucs Toscana Costa, categoria della Uil che si occupa di turismo, commercio e servizi, che arriva per voce della sua segretaria responsabile Sabina Bardi. “Il cambio d’appalto riguarda Enel Livorno e Torre del Sale, Piombino – spiega la segretaria – ed è avvenuto tra la Securitas Cps, società uscente, e la Ivri spa. E questo con un subappalto alla Securpol Group srl di Livorno”. Ed è proprio la Securpol Group ad essersi “infischiata di quanto stabilito “in un accordo – spiega ancora la segretaria – siglato da organizzazioni sindacali e Ivri Spa”. Un’intesa in cui “si definiva la salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori impegnati nell’appalto”. Successivamente la comunicazione: per la provincia di Livorno, e solo per quella, il servizio sarebbe stato svolto da Securpol Group srl.
Fin qui niente di strano se non fosse per la tegola, insostenibile e inattesa, piombata sulle teste dei lavoratori e dei sindacati. Securpol, infatti, ha comunicato il 30 settembre che “nessuno dei lavoratori impegnati nelle sedi Enel sarebbe stato assunto, e solo due lavoratrici con contratto a termine venivano impiegate nei turni. Al resto pensava il personale Securpol”. securpolgroupMa c’è di più: da parte di Securpol c’è l’assenza all’incontro dello scorso 6 ottobre alla direzione territoriale del lavoro. Dove erano presenti tutte le parti tranne l’azienda in questione. Cosa che non lascia presagire niente di buono e ha spinto la Uiltucs Toscana costa a chiedere “con urgenza un incontro al tavolo prefettizio” confidando anche nell’intervento di Ivri “che ha subappaltato soltanto nella provincia di Livorno”. Il tutto, mentre si pensa già a dar vita a presìdi di fronte alle sedi di Livorno e Piombino. Le Rsu Enel hanno incontrato sia a carattere locale che regionale il committente Enel che anche lui sembra insoddisfatto della gestione del cambio di appalto della provincia di Livorno così come gestito dal subappaltante Securpol Group srl. “Ci sentiamo presi in giro, è questione di rispettare la dignità dei lavoratori e degli esseri umani in genere – conclude la Uiltucs Toscana Costa in una nota – e adesso ci siamo stancati: non devono essere sempre i lavoratori a rimetterci, a sacrificarsi, a cambiare vita all’improvviso. Non possiamo accettarlo oggi né lo accetteremo mai”.