“Musei, niente sciopero se viene inserita la clausola sociale”

conf stampa musei 23.3 conf stampa musei 233E’ una richiesta di chiarezza, dettata dall’urgenza di scrivere una volta per tutte la parola fine sull’annoso problema della clausola sociale che colpisce i lavoratori e le lavoratrici dei musei statali. Ed è una richiesta fatta con un largo margine di anticipo e da tempo disattesa, quella che hanno ribadito anche stamani Uiltucs e Filcams di Firenze: salvare gli oltre 300 lavoratori a rischio. L’alternativa, se ciò non avviene e non ci sono garanzie più consistenti di una promessa verbale, è una soltanto: sciopero.

Ecco cosa è emerso dalla conferenza stampa alla quale, oltre ai lavoratori, hanno preso parte anche il segretario generale della Uiltucs Toscana Marco Conficconi. /Da Firenze Post:

FIRENZE – Può essere revocato lo sciopero dei musei statali, compresi Uffizi e Galleria dell’Accademia, proclamato per il sabato santo e Pasqua? Cgil e Uil, che intendono protestare contro l’assenza di garanzie per la tutela del loro posto di lavoro nei nuovi bandi di appalto da parte del Mibac, potrebbero ritirarlo se “verrà messa nero su bianco la clausola sociale per il mantenimento dell’impiego e i livelli economici dei lavoratori”. La questione è di vitale importanza per Firenze. E ancora: se non ci fosse sciopero dovrebbe essere “Uffizi gratis a Pasqua”, visto che cade nella prima domenica del mese.

L’hanno spiegato oggi i sindacalisti delle due sigle, Massimiliano Bianchi (Cgil) e Marco Conficconi (Uiltucs), durante una conferenza stampa. Con queste parole: “Quando è venuto in visita a Firenze il ministro Franceschini ci ha dato rassicurazioni sull’inserimento della clausola sociale, ma a noi risulta che questo non sia stato fatto inoltre abbiamo proclamato lo sciopero con grande anticipo proprio per sottolineare questa situazione di difficoltà e fare in modo di arrivare ad un soluzione: a Franceschini basterebbe molto poco, qualche firma e l’inserimento della clausola sociale nel testo del bando sono sufficienti per mettere al sicuro decine e decine di famiglie”. I dipendenti dei servizi aggiuntivi dei musei fiorentini sono circa 300.