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Mercatone uno, nessun presidio. Ma confronto sindacale

Riportiamo questo comunicato sindacale destinato alle lavoratrici ed ai lavoratori di Mercatone Business

“Date le voci che in questi giorni sono state diffuse, riteniamo utile e necessario fare chiarezza su alcune questioni, che, oltre a creare confusione, causano anche disinformazione fra i lavoratori. Il giorno 27 maggio è stato riconvocato il tavolo presso il Mise come programmato ormai da tempo, tavolo che, per l’importante ruolo che svolge il Mise, sarà periodicamente convocato. Si tratta in particolare di ufficializzare anche alle Regioni le informazioni che tutte le OO.SS hanno già avuto in occasione degli incontri sindacali che si sono tenuti, non ultimo quello al Ministero del Lavoro per la Cigs. Filcams, Fisascat e Uiltucs, non hanno indetto alcun presidio per il giorno 27 perché inutile e controproducente. Inutile: i lavoratori perderebbero ore di lavoro con i miseri stipendi che già stanno percependo, per non avere alcuna notizia, se non minima, in più rispetto a quelle già è stato loro trasmesso in occasione degli incontri sindacali sopra detti. Nemmeno la notizia del dissesto finanziario che dovrebbe essere annunciato il 27 è una novità, è esplicitato nel decreto del Mise del 07 aprile e, di conseguenza, dichiarato dal tribunale di Bologna il 10 aprile. Controproducente: proprio perché inutile, rischierebbe di irrigidire i rapporti sia con il Mise che con i Commissari, rapporti che invece sono fondamentali, se pur nella consapevolezza delle diverse necessità e priorità”.
“In questa fase – conclude il testo – avrà invece molta più importanza ed utilità il confronto sindacale che si sta avviando per affrontare i problemi più urgenti e concreti di lavoratrici e lavoratori, a partire dalla richiesta del pagamento diretto dei Cds pregressi. E nel percorso che seguirà vi potranno essere momenti in cui la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti, anche attraverso iniziative di mobilitazione, sarà utile e necessario, ed i quel caso sarà deciso con delegate e delegati e, nelle assemblee, con i lavoratori”.