NASCE COOP ETRURIA: NOI VOGLIAMO TRASPARENZA
Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia uniscono le forze per dar vita alla cooperativa più grande del centro Italia nella distribuzione alimentare. “Cosa succederà alle lavoratrici ed ai lavoratori, diretti ed indiretti, delle 3 sedi e dei 9 magazzini che vanno a comporre il corredo di Coop Etruria?”
Nasce Coop Etruria. Oggi, con l’incontro nazionale tenutosi a Roma tra i vertici delle due cooperative e le organizzazioni sindacali confederali, tra cui la UILTuCS, si è avviato il percorso per far nascere, presumibilmente entro il prossimo mese di giugno, la cooperativa di distribuzione alimentare più grande del centro Italia.
Il nuovo colosso, a cui qualcuno ha pensato di dare un nome sinora sfortunato: Coop Etruria, nasce con quasi 5.000 lavoratori e 176 negozi distribuiti su tre regioni: Toscana, Lazio e Umbria. La fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia, che porterà alla nascita della nuova Coop Etruria, rappresenta un passaggio cruciale per l’intero sistema cooperativo nazionale mostra numerosi ed evidenti punti oscuri, almeno al momento, su cui la UILTuCS Toscana vuole fare estrema trasparenza e celerità.
“La nuova cooperativa, infatti, – dichiara Marco Conficconi, segretario generale della UILTuCS Toscana – fa sapere che investirà circa 32 milioni di euro nei prossimi due anni ma noi vogliamo sapere cosa succederà alle lavoratrici ed ai lavoratori che sino ad ora sono stati i soli a fare sacrifici, tanti e prolungati negli anni. Cosa succederà – prosegue il segretario generale della UILTuCS Toscana – alle lavoratrici ed ai lavoratori, diretti ed indiretti, che lavorano nei negozi, nelle 3 sedi e nei 9 magazzini che vanno a comporre il corredo di Coop Etruria? Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia intendono con questo progetto, lavorare in sinergia ma al momento – prosegue Conficconi – l’unica cosa che unisce le due cooperative sono solo le criticità progettuali e le grandi difficoltà economiche create, spesso, per responsabilità oggettive di un gruppo dirigente che, a differenza di lavoratrici e lavoratori, non ha mai minimamente pagato le conseguenze di un comportamento e di una gestione delle risorse economiche che sono state, senza ombra di dubbio, profondamente scellerate. La UILTuCS Toscana, con tutte le strutture presenti nel territorio, vigilerà perché la recente gestione di Unicoop Tirreno non si replichi ed affinché le azioni del nuovo gruppo dirigente siano conseguenti alle dichiarazioni”.
“Li misureremo – dichiara Conficconi – sin da subito con grande attenzione e se non vi saranno strategie condivise preventivamente, sia a livello regionale che nazionale, o si ripercorresse la strada delle relazioni inesistenti o mediocri, non tergiverseremo nel denunciare le inefficienze. Questa fusione per incorporazione condivisa con Associazione nazionale delle cooperative, Lega Coop e le cooperative che compongono il Distretto Tirrenico – termina il segretario – non deve creare nuove difficoltà: non incida sulle già ridotte buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori o, addirittura, non conduca a campagne di esuberi del personale”.
La UILTuCS Toscana non è contraria e quindi non ostacolerà questa fusione ma chiede di essere coinvolta, preventivamente, passo, passo, sin da subito. Continueremo a vigilare, come detto, perché riteniamo che questa operazione debba portare stabilità economica e sviluppo per la cooperazione, ma debba fornire stabilità e certezze anche per le lavoratrici ed i lavoratori che da anni attendono serietà non solo a parole.
Firenze, 13 gennaio 2025