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Allarme Ikea, disdettato integrativo: stato di agitazione e sciopero

A Ikea è suonato il campanello d’allarme. Ed è suonato talmente forte che si è sentito in tutta Italia. Il motivo? L’azienda ha disdettato tutta la  contrattazione integrativa.

ikea E’ per questo che  il coordinamento unitario delle delegate e dei delegati ha proclamato lo stato di agitazione e un pacchetto di 16 ore di sciopero che a Firenze cominciano il 6 giugno, sabato, alle 10 di mattina. Si parte con l’assemblea dei lavoratori nel punto vendita di Sesto Fiorentino in contempranea con la mobilitazione che si svolge in ogni regione italiana.
“Non è certo con una disdetta unilateriale che si valorizzano 25 anni di relazioni sindacali – affermano in una nota i delegati e le delegate – e non è certo questo il modello di responsabilità sociale che Ikea utilizza nella sua immagine pubblica verso la clientela. Vogliamo chiamare le cose con il loro nome: con questo gesto Ikea vuole imporre un aut aut al negoziato e ricattare i lavoratori con la minaccia di eliminare con un colpo di spugna i diritti e le tutele conquistate in 25 anni di contrattazione”.  Così, le lavoratrici e i lavoratori, da quando è arrivata la comunicazione dell’azienda – ovvero dallo scorso 27 maggio – sono sul piede di guerra e hanno dato il via alla mobilitazione con le prime 8 ore di sciopero a livello terriroriale mentre le restanti 8 da programmare a livello nazionale. E’ ancora da decidere quando, anche se per il momento si parla di una data successiva al 12 giugno. A livello territoriale invece sono fissate le date delle assemblee dei lavoratori, il 5 e 6 giugno.

Per avere informazioni più dettagliate sulla situazione e conoscere le evoluzioni potete scriverci a segreteria@uiltucstoscana.it