Asilo nido di Pergine Valdarno, preoccupazione per il futuro delle lavoratrici

La UILTuCS Toscana ha richiesto più volte un confronto con la cooperativa, senza aver mai ottenuto riscontro. “Servono risposte, si attivi anche il sindaco”

La UILTuCS Toscana – Area di Arezzo – esprime forte preoccupazione per il futuro delle lavoratrici impiegate presso l’asilo nido di Pergine Valdarno, gestito in appalto, dal dal 1° settembre scorso, dalla cooperativa La Casa di Alice, aderente al consorzio SIT.

Vista la grande preoccupazione abbiamo ripetutamente richiesto un confronto con la direzione della cooperativa – dichiara Luigi Marciano, responsabile della UILTuCS per Arezzo, ma abbiamo avuto un sistematico rifiutato qualsiasi forma di dialogo, continuando, di fatto, ad infondere incertezze nelle lavoratrici. Inoltre, dai controlli effettuati nei fogli paga mensili delle lavoratrici abbiamo riscontrato numerose ed evidenti anomalie – prosegue Marciano, che abbiamo subito denunciato.

«Abbiamo cercato il confronto per evitare contenziosi e ricercare le soluzioni richiesteci dalle lavoratrici, dichiara Marciano, ma l’atteggiamento ostruzionistico della cooperativa ci ha costretti a rivolgerci al nostro ufficio legale per valutare ogni azione utile alla tutela dei diritti violati.»

Ad aggravare ulteriormente la situazione è stata la comunicazione che la cooperativa – La Casa di Alice – ha dato nel corso di un recente incontro con il personale dell’asilo, annunciando l’intenzione di recedere dal contratto di appalto, dichiarando che non più economicamente sostenibile.
Una decisione che rischia di danneggiare pesantemente sia le lavoratrici da anni impegnate con professionalità in un servizio pubblico essenziale – sia le famiglie del territorio, che si troverebbero prive di un presidio educativo fondamentale.

La UILTuCS Toscana ha richiesto un incontro urgente con il Sindaco di Pergine Valdarno per rappresentare la gravità della situazione, tutelare le lavoratrici coinvolte e garantire continuità e qualità del servizio per l’utenza.

Purtroppo non è la prima volta che la cooperativa – La Casa di Alice – si distingue per condotte in contrasto con i principi di correttezza nelle applicazioni contrattuali e nelle relazioni personali e sindacali. Durante l’ultimo incontro con le lavoratrici, avvenuto nella scorsa settimana, alle presenti sono state rivolte frasi provocatorie ed imbarazzanti, senza alcun rispetto delle più basilari regole di rispetto.

Sono queste le ragioni che ci portano a chiedere – prosegue il responsabile della UILTuCS di Arezzo, al sindaco e non solo che non accetteremo scorciatoie né comportamenti lesivi della dignità delle numerose lavorate coinvolte. Vogliamo individuare, insieme alla pubblica amministrazione, le soluzioni da porre immediatamente in atto per dare certezza del futuro sia alle lavoratrici che alle famiglie. Continueremo a vigilare e a intervenire con determinazione per garantire tutele, diritti e rispetto.

Arezzo, 18 luglio 2025

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