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Mediamarket, incontro deludente

Pochi passi avanti e inferiore alle aspettative l’ultimo incontro con l’azienda. Con la direzione del personale l’intento era proseguire il confronto sugli esuberi come previsto all’ordine del giorno. Ma l’incontro è stato meno produttivo di quanto le organizzazioni sindacali si aspettassero, in quanto l’impresa è stata assolutamente approssimativa sulle soluzioni che intende mettere in campo per affrontare la fase. Le parti hanno condiviso che gli strumenti finora concordati saranno ancora utili (contratto di solidarietà difensivo, incentivi ai trasferimenti volontari ed incentivi a riduzioni orarie volontarie), anche se non è chiaro se l’impresa sarà nelle condizioni di investire nuovamente risorse sugli incentivi alla non opposizione al licenziamento.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di valutare percorsi formativi che supportino percorsi di crescita professionale interna sia per avanzamenti di ruolo sia per fornire agli addetti le competenze necessarie di pre/post-vendita, evitando così di attingere da risorse esterne o di terziarizzare alcune attività, come già sta accadendo. Inoltre le organizzazioni sindacali hanno dichiarato all’impresa che la richiesta di inserimento di lavoro domenicale e festivo alle lavoratrici e ai lavoratori che richiedono il part time o il trasferimento è inaccettabile, innanzitutto perché spesso dietro a tali richieste ci sono esigenze personali ma anche perché depotenziano uno strumento utile a ridurre gli esuberi. L’impresa ha posto al tavolo la necessità di accelerare il processo di riorganizzazione in virtù delle veloci trasformazioni del mercato, sollecitando la necessità di individuare un accordo che dia certezza di soluzione degli esuberi terminata la proroga dell’ammortizzatore sociale, lasciando però imprecisata la declinazione di questo intento.
Le organizzazioni sindacali hanno confermato la disponibilità al confronto riservandosi evidentemente di verificare nel dettaglio le intenzioni dell’impresa, confermando subito l’indisponibilità a condividere trasferimenti e licenziamenti se non su basa volontaria.
Da ultimo comunichiamo che l’impresa ha confermato che non esclude il controllo a distanza delle lavoratrici e dei lavoratori tramite gli impianti di videosorveglianza installati. Le organizzazioni sindacali hanno precisato la totale contrarietà a questa eventualità, riservandosi di mettere in atto tutto quanto sarà utile ad evitare che i lavoratori e le lavoratrici di Mediamarket, oltre alle difficoltà di questa fase, debbano anche subire l’umiliazione del controllo a distanza.