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Jobs Act, cessioni d’appalto: casi al limite della legalità

Marco Conficconi (UilTucs): “Controlliamo  aziende toscane”
Il 18 si è tenuto un seminario gratuito aperto a tutti

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“Ci sono situazioni limite anche qui in Toscana: cessioni d’appalto e subappalti con molte ombre, denunciati anche come fasulli dai lavoratori, al limite della legalità. Vengono fatti dalle aziende con l’unico scopo di prendere i contributi e non avere alcun legame con i lavoratori”. E non solo. “Ci sono stati di crisi finti o quasi, pretesti per far leva sulla necessità delle famiglie, dove in cambio del mantenimento del posto di lavoro vengono fatti sottoscrivere contratti capestro”. Sono i primi segni del Jobs Act nella nostra regione, quelli racchiusi nelle parole del segretario generale della Uiltucs Toscana Marco Conficconi.

E’ sulla base delle segnalazioni dei lavoratori e delle lavoratrici che si rivolgono al sindacato, che emerge un quadro piuttosto sconfortante della situazione regionale che si sta delineando con il nuovo provvedimento. “Il caso peggiore e più grave – spiega Conficconi – è il passaggio dei lavoratori da un’azienda a un’altra quando una ditta si aggiudica un appalto. Per non perdere il posto di lavoro il dipendente è costretto ad accettare condizioni assurde che non possiamo tollerare perché alla fine sono ricatti legalizzati”. “La cancellazione della reintegra nei casi di licenziamento, poi, fa il resto: il giudice si deve limitare, come un ragioniere qualunque, a quantificare in termini monetari quanto spetta al lavoratore. Ci sembra assurdo”. E’ anche per questo che la UilTucs Toscana, ricordano dalla sede regionale, “ha deciso di scendere in piazza contro il Jobs Act. 20150317_164740E contro una situazione ipocrita che ci ha visto combattere, e manifestare perché non abbiamo intenzione di lasciare i lavoratori soli contro il potere delle aziende. In Toscana – conclude Conficconi – notiamo, oltretutto, rilevanti situazioni paradossali. Abbiamo verificato, per esempio, casi in cui alcuni funzionari sindacali, purtroppo anche delle strutture confederali, hanno sottoscritto, con estrema leggerezza e senza riflettere sulle pesanti ricadute sui lavoratori, accordi che anticipavano l’applicazione del Jobs Act. Intese che hanno consentito alle aziende di aspettare il momento più propizio per assumere in barba alle esigenze e ai diritti dei lavoratori”.

20150317_164808 20150317_164835 20150318_102031Proprio per spiegare questo momento così complesso, la Uiltucs Toscana ha organizzato mercoledì 18 marzo un seminario di approfondimento per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici. Un’occasione che è stata utilissima per quasi 200 persone che hanno preso parte all’evento con lo scopo di capire le nuove norme, conoscere i veri effetti del Jobs Act, approfondire la formazione continua e i nuovi ammortizzatori sociali.