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Crisi Mediamarket (Saturn e MediaWorld), contratto di solidarietà

Si è tenuto il 7 maggio scorso a Bologna, l’incontro con Mediamarket per la procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda che riguarda ben 906 lavoratrici e lavoratori in Italia.
L’azienda, informa la Uiltucs nazionale, ha rappresentato alle organizzazioni sindacali e alla folta delegazione di rappresentanti sindacali e territoriali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, le ragioni che hanno determinato la dichiarazione degli esuberi. Esuberi “per effetto della decisione di procedere alla chiusura di sette unità produttive” con la conseguente “necessità di procedere a una complessiva riorganizzazione della rete di vendita per poter fronteggiare le nuove dinamiche di mercato ed esigenze commerciali”.
Le organizzazioni sindacali, dopo aver analizzato nel dettaglio la situazione di grave difficoltà di Mediamarket (nella foto la sede, ph wikimedia.org), hanno “unitariamente indicato nell’applicazione di contratti di solidarietà lo strumento da privilegiare in assoluto per consentire una gestione condivisa del complesso processo di riorganizzazione aziendale che è dietro alla procedura presentata. Il ricorso ai contratti di solidarietà deve realizzarsi anche in presenza delle chiusure dichiarate dall’azienda e non può essere associato a licenziamenti coattivi, ferma restando la possibilità volontaria dei lavoratori di risolvere il proprio rapporto lavorativo”. Mediamarket E’ quanto spiega la Uiltucs nazionale che precisa come, una ulteriore premessa indispensabile, sia anche “la sottoscrizione di un protocollo di relazioni sindacali che permetta, sia nell’immediato che a lungo termine, di avere un confronto preventivo e costante con l’impresa per verificare il processo di riorganizzazione”.
Dai sindacati sono stati inoltre respinte le richiete di cambiare la situazione anche per quanto riguarda il costo della domenica, intervenendo sui trattamenti attualmente riconosciuti non in forza di contrattazione integrativa aziendale.

Al termine dell’incontro, in conclusione, è stato deciso che nei prossimi giorni saranno avviati tavoli di confronto territoriale nelle aree dove sono previste le chiusure per testare le possibilità di ricollocazione e attuazione della solidarietà. E il 26 maggio a Roma si terrà l’incontro nazionale che avrà l’obiettivo di stabilire un accordo quadro di solidarietà e il protocollo di relazioni sindacali, nonché eventuali aggiornamenti sulla riorganizzazione.